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 IL PARTO PRETERMINE

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MessaggioTitolo: IL PARTO PRETERMINE   IL PARTO PRETERMINE Icon_minitimeLun Mar 01, 2010 12:26 am

Si definisce Pretermine un parto che si verifichi prima della 37° settimana di gestazione compiuta.
Si tratta di una rilevante patologia ostetrica che interessa il 5-10% delle gestanti e si correla ad un’elevata morbilità e mortalità neonatale.
Le cause del Parto Pretermine spontaneo non sono sempre chiare, sembra però che esso possa essere associato a condizioni materne, a precedenti accidenti ostetrici o alle condizioni della gravidanza in corso come più in dettaglio potete osservare nelle seguenti tabelle:

Fattori di rischio Materni

-Razza (nera)
-Età, al di sotto dei 18 anni o al di sopra dei 40 anni
-Basso livello socioeconomico
-Primiparità
-Peso pregravidico (<50Kg)
-Basso aumento ponderale
-Uso di droghe e alcool
-Fumo
-Scarsa assistenza prenatale
-Attività lavorativa pesante e stressante
-Stress psicologico
-Anemia (Hb <10 g/dl)
-Malattie acute o croniche:
· Cardiopatie
· Ipertensione essenziale
· Ipertiroidismo
· Nefropatie
· Diabete mellito complicato

Fattori di rischio ostetrici

-Precedente aborto spontaneo del II trimestre
-Precedente Parto Pretermine (15-80% ricorrenza)
-Precedenti sanguinamenti
-Anomalie cervicali o uterine (conizzazioni, fibromi, malformazioni, incompetenza cervicale)

Fattori DI RISCHIO riguardanti la gravidanza in corso

-Gravidanza gemellare
-Oligo- poli-amnios
-Malformazioni fetali
-IUGR (ritardo di crescita fetale)
-Perdite ematiche
-PROM
-Gestosi
-Insorgenza di attività contrattile
-Incompetenza cervicale
-Infezioni del tratto genitale


Il rilievo di questa patologia ostetrica risiede nell’elevata mortalità neonatale, basti pensare che circa il 75% delle morti in epoca perinatale avviene in bambini prematuri, ma riveste notevole importanza soprattutto nel rischio di sequele a distanza nei bambini che riescono a sopravvivere.
Tra le conseguenze del parto pretermine, a breve termine, ricordiamo la Sindrome da distress respiratorio (un grave problema respiratorio del neonato legato all'immaturità dei polmoni), l’ emorragia cerebrale, l’enterocolite necrotizzante, la displasia broncopolmonare, infezioni e la pervietà del dotto arterioso; a lungo termine le sequele più temute della prematurità sono invece la paralisi cerebrale, il ritardo mentale, la retinopatia e i deficit neurosensoriali.
Per comprendere le dimensioni del problema nei bambini con peso alla nascita < 1500 g è bene sapere che la prevalenza della paralisi cerebrale è 60- 80 volte maggiore che nei bambini a termine, e che c'è un'aumentata incidenza di deficit neurosensoriali (sordità, cecità) e di problemi di apprendimento.
Nella stragrande maggioranza dei casi il Parto Pretermine si associa alla Rottura Prematura delle Membrane (PROM) e/o ad un evento infettivo cervico-vaginale o endouterino; il passaggio di agenti patogeni oltre la barriera cervicale, infatti, può indurre una reazione infiammatoria in grado di determinare la rottura delle membrane , la dilatazione cervicale e di stimolare le contrazioni uterine. I microrganismi maggiormente coinvolti in questo processo sono: Neisseria Gonorrea, Streptococco ß emolitico, Vaginosi batterica, Micoplasma-ureaplasma, Chlamydia Tracomatis, Anaerobi.

Prevenzione del Parto Pretermine
Nonostante l’uso diffuso dei tocolitici (farmaci che inibiscono l’attività contrattile uterina), la percentuale dei Parti Prematuri non è diminuita negli ultimi 20aa.
E’ difficile distinguere una minaccia di parto pretermine da un Parto Prematuro in atto.
Molte donne hanno attività uterina nel III trimestre, ma più della metà partotirà a termine!
E’ importante quindi poter distinguere tra le donne sintomatiche, quelle veramente a rischio di Parto Prematuro, soprattutto al fine di selezionare quelle pazienti che non necessitano di ricovero e terapia tocolotica con successivo riposo a letto e sospensione dell’attività lavorativa.


Minaccia di Parto Pretermine:
La minaccia di PP comprende quelle circostanze per le quali è verosimile che possa iniziare un travaglio di parto, e cioè la comparsa di attività contrattile uterina, percepita dalla donna come dolorosa o non dolorosa, o la comparsa di crampi di tipo mestruale fissi o intermittenti in regione sovrapubica, dolore lombo-sacrale, soprattutto in presenza di uno o più fattori di rischio. éMinaccia di Parto Pretermine

La minaccia di PP comprende quelle circostanze per le quali è verosimile che possa iniziare un travaglio di parto, e cioè la comparsa di attività contrattile uterina, percepita dalla donna come dolorosa o non dolorosa, o la comparsa di crampi di tipo mestruale fissi o intermittenti in regione sovrapubica, dolore lombo-sacrale, soprattutto in presenza di uno o più fattori di rischio. ponete molta attenzione a questi sintomi e recatevi al più presto dal vostro ginecologo di fiducia o in Ospedale.

Travaglio di Parto Pretermine:
Per travaglio di parto pretermine si intende, invece, l’insorgenza di un normale travaglio prima della 37ª settimana di gravidanza, con attività contrattile uterina regolare e dolorosa, modificazioni progressive della cervice uterina, rottura delle membrane ed eventuale nascita del feto. Tenete presente che in una grande percentuale di casi i sintomi che lo precedono possono essere veramente molto scarsi.

Ricordiamo che il parto pretermine non comporta rischi per la madre mentre può determinare rischi per il feto in relazione all'epoca gestazionale particolarmente quando quest'ultima è inferiore alle 34 settimane; viceversa il parto dopo la 36^ settimana è considerato abbastanza sicuro per il feto se non esistono altre patologie concomitanti ed il suo sviluppo è regolare.

Il parto pretermine evolve analogamente al parto a termine ma ha generalmente un decorso più breve assumendo talvolta le caratteristiche del parto precipitoso. Il secondamento (espulsione della placenta), il post-partum ed il puerperio decorrono regolarmente.
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