Si chiama Yotaro. Il suo “papà”, Hiroki Kunimura, studioso giapponese responsabile dell’Università di Tsukuba, lo ha messo al mondo con uno scopo. Nel Paese con il tasso di procreazione tra i più bassi del mondo, il robottino dovrebbe intenerire le coppie incerte e simulare le emozioni e il comportamento di un neonato in carne ed ossa. E infatti Yotaro piange, sorride, dorme, come un bambino vero. “Credo che le coppie, soprattutto quelle che lavorano, non abbiano molte possibilità di avvicinarsi ai neonati”, spiega l’esperto.
Cosa ne pensi? Yotaro riuscirà a convincere le indaffarate coppie giapponesi al grande passo? Si prevede che in Giappone nel 2050 il 40% della popolazione avrà più di 65 anni.
Ma anche l’Italia quanto a nascite non è messa bene. Anche qui le culle rimangono spesso vuote.
Secondo te un baby-robot può far scattare la voglia di maternità nelle donne in carriera (e nelle altre)? Dì la tua!