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 LE TAPPE DELLA CRESCITA

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MessaggioTitolo: LE TAPPE DELLA CRESCITA   LE TAPPE DELLA CRESCITA Icon_minitimeLun Mar 01, 2010 12:50 am

La Crescita


Genetica e ambiente

Il peso e l'altezza di un bambino sano dipendono fondamentalmente dalle caratteristiche genetiche ereditate dai genitori, e dalle condizioni di vita (ambientali, igieniche, affettive).
Soprattutto l'altezza è influenzata dalla predisposizione genetica: se i genitori sono entrambi di bassa statura, difficilmente avranno un figlio più alto di un coetaneo con mamma e papà molto alti.
Un bambino raggiunge il massimo valore previsto dal suo patrimonio genetico solo se viene alimentato in modo equilibrato e corretto, e se ha la possibilità di vivere una vita sufficientemente sana e ricca di affetti ed attenzioni; situazioni esterne sfavorevoli (un'alimentazione particolarmente povera, una condizione di trascuratezza o di abbandono) possono invece impedire che raggiunga l'altezza a cui geneticamente è destinato.

Ritmi di crescita

I ritmi di crescita nelle diverse fasi della vita non sono sempre uguali: nei primi due anni si registra un primo rapido incremento (basti pensare che il bambino a 12 mesi ha un peso di ben tre volte superiore a quello che aveva alla nascita), a cui segue un periodo di crescita più lenta fino alla pubertà, quando si assiste poi ad una forte ripresa detta "scatto puberale". In seguito la velocità di crescita nuovamente si rallenta fino ad arrestarsi nella femmina intorno ai 16-17 anni, e nel maschio intorno ai 19-20 anni.

Crescita "a singhiozzo"

Soprattutto dopo il 2° anno la crescita del bambino può assumere un andamento non costante ma a "singhiozzo", "a gradino", per cui pause si alternano a rapidi aumenti.
Molti fattori possono ridurre l'appetito e rallentare temporaneamente la crescita, ad esempio le comuni malattie dei bambini, il caldo, un inserimento difficile alla scuola materna: in questi casi, appena il problema si risolve, segue una fase di "recupero".
Questa è la ragione per la quale il bambino grande va misurato, di norma, solo una volta all'anno, perché misurazioni troppo ravvicinate possono dare l'impressione che non cresca regolarmente.

Come registrare i dati

Il pediatra, in occasione delle visite di controllo, rileva, con strumenti idonei per l'età, il peso (il bambino deve essere nudo), l'altezza e, nel primo anno, anche la circonferenza cranica.
Il medico solitamente riporta i dati su grafici detti "centili", che permettono di verificare, in modo scientifico, se la crescita procede regolarmente, tenendo conto dei valori auxologici (=valori relativi all'accrescimento) alla nascita, del sesso, e delle caratteristiche costituzionali del bambino e dei suoi genitori.

I grafici dei "centili"
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Il grafico dei "centili", ad esempio del peso, è costruito prendendo a caso migliaia di bambini della stessa età e dello stesso sesso: dopo averli pesati e messi in fila dal più minuto al più robusto, questi bambini vengono divisi in 100 gruppi. Ciascun piccolo gruppo corrisponde ad un "centile".

Il pediatra, rilevati i dati auxologici del bambino, solitamente li riporta su questi grafici.

L'aggiornamento delle "carte di crescita" può essere fatto, senza difficoltà, anche dai genitori: si ipotizzi il caso di un bambino di 1 mese, che pesa 3.8 Kg.

Per disegnare le coordinate del grafico si procede così:

1. Dalla linea di base orizzontale (che indica le diverse età), in corrispondenza di mesi 1, si traccia una verticale

2. Dalla linea verticale (in cui sono riportati i valori che si riferiscono al peso), in corrispondenza dei 3,8 Kg, si traccia poi una linea orizzontale

3. Questa 2 linee si incontrano in un punto da evidenziare sul grafico

4. Ripetendo questa operazione ogni qualvolta si misura il bambino, si avrà, a un certo momento, una serie di punti successivi evidenziati sulle coordinate del grafico: unendo un punto all'altro si formerà una nuova linea detta "curva di crescita del peso"

Lo stesso modo di procedere deve essere adottato per registrare i dati dell'altezza e della circonferenza cranica.


Se la "curva di crescita", indipendentemente da dove si posiziona, ha un andamento parallelo rispetto a quelle del grafico significa che il bambino sta crescendo in modo regolare e costante.

In ogni caso i dati vanno valutati ed interpretati dal pediatra che tiene in considerazione il peso e l'altezza alla nascita, l'età gestazionale (ossia il numero di settimane di gravidanza), l'altezza e la costituzione dei genitori, lo stato di salute del bambino, i valori auxologici (parola difficile) precedenti. Ogni bambino ha i suoi tempi e un suo modello di crescita: solo il medico può valutare se procede nella normalità, o se si sospetta un disturbo dell'accrescimento..

Quanto sarà alto?

Come è stato già detto, l'altezza di un bambino è in relazione a quella dei genitori: per questo motivo si può calcolare con un'approssimazione dell'80% quale sarà la sua statura adulta (detta "statura attesa") sulla base di quella di mamma e papà.

Si procede in questo modo (i dati vanno espressi in centimetri):

* se è un maschio: statura del padre + statura della madre + 12, poi dividere il risultato per 2
* se è una femmina: statura del padre + statura della madre - 12, poi dividere il risultato per 2

(dove 12 rappresenta approssimativamente la differenza tra la statura media dei maschi e delle femmine).

Il numero che si ottiene corrisponde all'altezza che il soggetto raggiungerà da grande ("statura attesa"), con uno scarto di 8.5 centimetri in più o in meno.


Facciamo un esempio:

se un papà è alto cm 180 e una mamma cm 163, la "statura attesa" dei figli sarà:

* se maschio:(180+163+12):2 = 177.5 cm. (+/- 8.5 cm)
* se femmina:(180+163-12):2 = 165.5 cm. (+/- 8.5 cm).

Gli errori più comuni

* Essere assillati dalla preoccupazione che vostro figlio non cresca in modo regolare: non trasformate la bilancia in un'ossessione, ma effettuate solo i controlli periodici che stabilisce il pediatra
* Pesare il bambino utilizzando bilance non precise, che indicano solo i kilogrammi (e non gli etti), o pesare il bambino vestito
* Interpretare i dati senza la consulenza di un pediatra
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